Il problema dell'acqua è prioritario in tutte le regioni dell’Africa a rischio di desertificazione, quindi la realizzazione dell'acquedotto nella piana di Nyandiwa ha richiesto un grandissimo impegno, sia per programmare gli interventi strutturali, sia per gestire i lavori con la comunità e le istituzioni. Nella foto a sinistra, la manutenzione dell'impianto di pompaggio
L'acquedotto è lungo circa 20 km. ed è stato scavato per metà in terreno coltivabile e per metà nella dura roccia, lavorando con il martello pneumatico e scavando tutto a mano, insieme alla popolazione locale. Lungo il suo percorso vi sono cinque serbatoi e 14 fontane, che permettono oggi l'approvvigionamento di acqua potabile nelle vicinanze dei villaggi a circa 20.000 persone. L'impianto ha migliorato le condizioni igienico-sanitarie, riducendo le epidemie che decimavano la popolazione (prima si utilizzava solo l'acqua del lago Vittoria o delle pozzanghere piovane) e ha liberato le donne dall'incombenza del trasporto quotidiano per chilometri e chilometri! La comunità ha partecipato da protagonista ad ogni fase del progetto e oggi la gestione la manutenzione è affidata, con ottimi risultati, a tecnici locali coordinati dal Team del Centro.
Un risultato ottimo nell'ottica dello spirito 'Harambee': anzichè assistenzialismo, si lavora insieme per sviluppare autonomia e autosufficienza stabile nella regione.
Progetto Acquedotto |
God Bura: fontana e serbatoio |
La fontana di Nyenga |
Fontana Centro Scout |
Fontana principale di Nyandiwa |
La fontana di Kisaku |