L'inglese è molto diffuso in Kenya, ma la lingua ufficiale è il KiSwahili (la lingua delle coste): il termine deriva dall'arabo sawahil سواحل ("costa"), con il prefisso "ki" (che sta per "lingua"). Si diffuse circa 15 secoli fa sulle rotte commerciali che univano l'Africa all'Asia, come lingua di scambio tra i Bantu della costa orientale e i mercanti di origine araba. Già dal I° secolo a.C. queste rotte costituivano una rete molto ampia e attiva che influenzò profondamente le culture della costa orientale dell'Africa, mescolando elementi bantu, arabi, indiani, persiani. I "waSwahili", ovvero i popoli delle coste, parlano Swahili come prima lingua (il prefisso "wa" significa "popolo") e l'origine commerciale e multiculturale della lingua si riflette nell'abbondanza di vocaboli derivati da altre lingue (per esempio waziri, "ministro", ha la stessa radice di visir-vazir, di origine araba, persiana e hindi).
Durante il colonialismo europeo, lo Swahili continuò a incorporare moltissimi vocaboli: i più recenti sono di origine portoghese (p.es., pesa per "denaro" o meza per "tavolo"), tedesca (shule per "scuola") o inglese (basi per "autobus" o gari per "macchina"). Uno dei più antichi documenti in Swahili è il poema epico Utendi wa Tambuka ("La storia di Tambuka", 1728), trascritto in alfabeto arabo. I missionari cristiani inventarono un sistema di trascrizione dello Swahili in alfabeto latino e pubblicarono molti testi: infine gli europei decisero di adottarlo come lingua ufficiale, nelle scuole, nelle comunicazioni formali e nella stampa.
Oggi il kiSwahili (o Swahili pronuncia: suahili) svolge la funzione di lingua franca in gran parte dell'Africa subsahariana: è la prima lingua parlata da circa 5 milioni di persone, soprattutto sulla costa africana dell'Oceano Indiano, tra cui la comunità Luo, e come seconda lingua da circa 50 milioni.
Imparare la lingua Swahili: Jambo Song - Speak Swahili: LESSON 1