Al tempo dei nostri genitori, i ragazzi praticavano alcuni sport, fra cui la lotta libera.
Questo sport era praticato sia dai maschi che dalle femmine.
Non si praticava però a scuola, ma quando i ragazzi erano impegnati a custodire il bestiame: la lotta scoppiava quando capitava che sparisse un capo di bestiame.
A volte, dopo che il bestiame si era abbeverato alle acque del lago, molti ragazzi restavano sulle rive del lago per seminare. Capitava allora che due ragazzi entrassero in competizione: quando uno riusciva a battere l'altro nella lotta libera per tre volte, questo veniva riconosciuto come più forte e "grande" del suo avversario.
La lotta libera insegnava anche a rispettarsi vicendevolmente e a capire chi era più forte. (scritto da Dorothy Ocholo, Kikubi Primary School).